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GENERAZIONE FUTURO AL LAVORO - LA FORMAZIONE PER ASPIRANTI RADIOAMATORI

Mercoledì 03-04-2024

Nel 2023 il CDN ARI ha attivato il progetto Generazione Futuro, spinto dalla consapevolezza che nell’ARI ci sono moltissimi Soci dotati di conoscenze e capacità tali da renderli preziosi per il miglioramento dell’Associazione, e che riuscire a individuarli e a farli lavorare in un ambiente idoneo avrebbe portato a risultati rilevanti. Il CDN ha voluto quindi favorire la nascita di gruppi di lavoro finalizzati a migliorare specifici aspetti delle attività associative.
In sostanza, Generazione Futuro è un insieme di progetti rivolti a favorire il processo di reclutamento di nuovi radioamatori in ARI.
Va notato che il processo non termina col conseguimento della patente, ma comprende l’inserimento nelle Sezioni ARI, l’apprendimento di corrette pratiche operative, le molteplici attività formative che dovrebbero aver luogo nei primi anni di permanenza di un novizio nell’Associazione. 
Nell’ambito di Generazione Futuro sono stati attivati, anche in maniera abbastanza spontanea, vari gruppi di lavoro, e qello di cui riferirò riguarda la formazione per aspiranti radioamatori.
Storicamente nell’ARI la formazione ha sempre avuto un ruolo importante e un gran numero di Sezioni, sia grandi che piccole, hanno realizzato, anno dopo anno, i corsi che hanno permesso a tutti noi di superare l’esame ministeriale.
In tempi più recenti, però, la cosiddetta “crisi delle vocazioni” ha ridotto notevolmente il numero di corsi tenuti sul territorio, spesso per l’impegno richiesto per la realizzazione di un corso rivolto a un numero ridotto di aspiranti.
Ad oggi, lo stato della formazione sul territorio nazionale è molto variegato, e se disegnassimo una mappa dell’Italia essa apparirebbe a macchie di leopardo, con alcuni territori in cui si sviluppa formazione di alta qualità, ma anche con zone in cui l’offerta formativa è assente. Si è voluto quindi iniziare a costruire un “Sistema formativo ARI” che copra il territorio in maniera più completa e organizzata.
Per raggiungere questo scopo, si è formato un gruppo di lavoro che inizialmente ha visto la partecipazione di persone provenienti da cinque regioni: Ivan Bosari (IZ2YJD) per la Lombardia, Andrea Nuzzi (IZ3WNH) e Claudio Maineri (IZ4COZ) per l’Emilia Romagna, Paolo Cavicchioli (I5PVA) per la Toscana, Francesco Fucelli (IK0XBX) per l’Umbria, Carmelo Caruso (IW9CTJ) e Nuccio Rizzo (IT9RYJ) per la Sicilia.
I partecipanti al gruppo di lavoro sono uniti da un’esperienza comune, l’aver contribuito alla nascita di corsi cosiddetti “regionali”, ovvero corsi in cui:

Naturalmente la realizzazione di un corso regionale richiede, rispetto a un corso tradizionale in aula, una serie di accorgimenti nei metodi didattici, nei test di verifica, nella gestione delle presenze e dei materiali, nell’infrastruttura tecnologica, ma questi aspetti possono essere facilmente risolti da una buona progettazione.
Va anche data molta attenzione all’accoglienza degli aspiranti radioamatori nell’Associazione, che deve avvenire fin dal primo giorno del corso e nella quale le Sezioni giocano un ruolo fondamentale, ad esempio fornendo spazi d’incontro fisico e tutor che ne supportino il percorso di apprendimento e li coinvolgano nella vita di Sezione.
Il nostro gruppo di lavoro ha trovato, nell’ambito di Generazione Futuro, un luogo ottimale in cui lavorare. L’infrastruttura tecnologica (gruppo e canali Telegram, sistemi di videoconferenza) e, soprattutto, il clima che si è creato fin da subito, hanno reso possibile una realtà che, a mia memoria, in ARI non si era mai vista: lo scambio di idee e il confronto tra persone di regioni ed esperienze diverse, il tutto finalizzato a un obiettivo comune.
L’obiettivo del nostro gruppo appariva gigantesco, e all’inizio dell’attività ci siamo dati un piano di lavoro triennale, immaginando che il 2023 fosse l’anno di avvio e di studio della situazione attuale, il 2024 l’anno della sperimentazione, il 2025 l’anno in cui consolidare un sistema formativo ARI che copra tutto il territorio nazionale.
Nei primi mesi di lavoro abbiamo:

Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al sostegno del CDN e, in particolare, della Segreteria Generale.
Durante i primi mesi di lavoro sono accadute molte cose che ci hanno dato grande soddisfazione, e menziono le due principali:

In conclusione, l’attività fin qui svolta ha messo in evidenza che in questo momento esiste un bisogno formativo che l’attuale formazione offerta dall’ARI non riesce a soddisfare. Il bisogno formativo è in parte esplicito (ad esempio, gli aspiranti radioamatori che contattano le Sezioni), ma in gran parte implicito o latente (ad esempio, persone con una base di conoscenza tecnica, che tuttavia non conoscono il mondo della radio). Stiamo quindi lavorando su due fronti: da un lato, avere una conoscenza migliore e più oggettiva del bisogno formativo, dall’altro, potenziare il sistema formativo ARI per metterlo in grado d’intercettare e soddisfare tale bisogno.
Questa iniziativa va nella direzione di affiancarsi a quelle realtà che già operano con successo sul territorio, con l’obiettivo di coprire tutto il fabbisogno dove invece la formazione non è disponibile, ed eventualmente fornire ulteriori strumenti e visibilità a chi già si adopera.
L’obiettivo finale è di arrivare a un circuito formativo che lavori in rete, che sia certificato e di qualità, a disposizione di tutti i soggetti ARI che vorranno aderire nell’erogare formazione pre e post licenza, e che dia l’opportunità di diventare radioamatore a chiunque, quali che siano le sue conoscenze iniziali e il suo luogo di residenza.

Paolo Cavicchioli, I5PVA
In rappresentanza del Team Formazione di Generazione Futuro

 

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Via Libica (Autoparco comunale) - 91100 Trapani

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